Si è svolta mercoledì 20 agosto, come disposto dalla Prefettura di Frosinone, una ricognizione sulle montagne di Coreno Ausonio e nei paesi limitrofi quali Vallemaio, Sant’Andrea sul Garigliano e Castelforte. Lo scopo era quello di mettere in atto una nuova battuta di ricerche al fine di ritrovare “Zio Peppuccio”, al secolo Giuseppe Ruggiero, abitante di Coreno Ausonio scomparso nella zona interessata il 15 maggio del 2011 e mai più ritrovato. La battuta è stata preceduta da alcuni incontri volti a perfezionare i dettagli dell’operazione che ha coinvolto anche le Associazioni di Volontariato. Sono state impegnate circa centocinquanta persone tra militari dell’Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, volontari di circa venti Associazioni di Protezione Civile nonché di altre Associazioni provenienti anche da fuori regione tra le quali, appunto, l’Associazione Nazionale Carabinieri presente coi volontari del “Gruppo di Fatto” della nostra Sezione. Il coordinamento è stato curato da Mirella Onairda, presidente dell’Associazione “Oliver” e da Antonio Ruggiero, responsabile provinciale di Latina e Frosinone dell’Associazione Penelope Lazio, e figlio di “Zio Peppuccio”. La riunione organizzativa è stata presieduta dal Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Pontecorvo che insieme agli uomini del Corpo Forestale Provinciale e di Pontecorvo hanno pianificato la strategie da seguire per la battuta. L’appuntamento era stato fissato per le cinque del mattino nella piazza centrale di Coreno Ausonio, dove i partecipanti alle ricerche sono stati suddivisi in gruppi prima della partenza per “Vallaurea”, dove il 15 maggio 2011 fu ritrovata la moto di “Giuseppe Ruggiero”. Anche in questo caso però, le ricerche hanno purtroppo dato esito negativo.